mercoledì 27 febbraio 2013

Journey



Finalmente sono riuscito ad avere un intera mattinata da dedicare a Journey!
Nelle prossime righe non parlerò del gioco in sé, ormai chiunque sa di cosa si tratti, ma di quella che è stata la mia esperienza.
Inizio col dire che conoscevo già a grandi linee di che cosa si trattasse, ma ad essere sincero i commenti entusiastici che si leggono in giro mi mettevano un po' in soggezione di fronte al gioco. O forse era più la paura di rimanere deluso.


ATTENZIONE - DA QUI IN POI CI SONO PICCOLI SPOILER SUL GIOCO!

All'inizio del viaggio ero da solo, completamente rapito dalla bellezza dell'ambiente circostante e anche semplicemente dal camminare nella sabbia (piccolo inciso, la sabbia è realizzata magistralmente, niente a che vedere con quella di Uncharted 3).
Appena completato il ponte per passare alla zona successiva vedo passare un altro avatar uguale al mio che sale sul ponte ed inizia ad andare avanti. Devo ammettere di esserci rimasto un po' così, il primo pensiero è stato del tipo "non ti voglio, vai via dalla mia esperienza".
Comunque l'ho seguito e man mano abbiamo iniziato a comunicare, prima con dei timidi suoni in risposta al suono dell'altro poi con suoni più convinti e salti o simili per attirare l'attenzione verso zone da esplorare.


A quel punto è scattato qualcosa, ho capito che il mio compagno non era un intralcio ma era parte del viaggio, ed anzi lo stava arricchendo. Ad esempio durante le fasi in cui bisogna nascondersi dal vermone volante sono stato colpito e lanciato lontano, e lui è venuto a cercarmi assicurandosi che potessimo continuare insieme, oppure più avanti lui è stato spazzato via dal vento, ed io sono sceso a cercarlo sperando di ritrovarlo.


Poi, proprio negli ultimi minuti prima di raggiungere la meta, l'ho perso di vista. L'ho cercato dappertutto, sono andato un po' avanti e poi tornato indietro ma nulla, ero disperato, avevamo fatto tutto il viaggio insieme e proprio alla fine l'ho perso!
Qualche minuto dopo la fine del gioco mi contatta un utente in giapponese, gli scrivo che non capisco la lingua e lui mi risponde di nuovo, in inglese, ringraziandomi per l'esperienza che avevamo appena vissuto.


Journey è qualcosa che è difficile da spiegare, leggere quello che ho scritto sopra senza averlo giocato può sembrare un po' sciocco, e magari qualcosa che si può fare nella maggior parte dei giochi in multiplayer.
Può essere, ma per me è stato qualcosa di più, qualcosa che fin'ora nessun altro gioco mi aveva dato, e leggendo i commenti in giro mi accorgo che la stessa cosa è successa a molte altre persone.
E adesso sono indeciso se rigiocarlo di nuovo, ho paura che possa rovinarmi il ricordo, comunque lo farò sicuramente. Solo non subito.


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