martedì 22 gennaio 2013

Halo: Reach



Questo capitolo di Halo racconta quanto avvenuto su Reach poco prima degli avvenimenti del primo Halo, facendo quindi da prequel dell'intera serie.
Il nostro personaggio non ha nome e durante il gioco ci si riferirà a lui sempre come Noble Six, in quanto sesto membro della squadra Noble formata da soldati Spartan. Tutta l'avventura si svolgerà sul pianeta Reach, una colonia umana dalla fondamentale importanza militare, che sarà bersaglio di un invasione Covenant su larga scala.


Il gioco è un tipico Halo, quindi i nemici e le armi sono praticamente le stesse di sempre a parte qualche piccola differenza. Stavolta le abilità speciali come lo scudo portatile, lo scatto o il jetpack sono utilizzabili infinite volte attendendo solamente un periodo di ricarica tra un utilizzo e l'altro, e devo dire che stavolta le ho utilizzate spesso e mi hanno salvato parecchie volte mentre nei capitoli precedenti finivo per dimenticarmene.


Nonostante le armi siano più o meno le solite rispetto ad ODST ho trovato un miglior feeling con il colpo, insomma stavolta il feedback che danno le armi mi è sembrato diverso. La campagna è molto ben strutturata ed è ricca di situazioni diverse, si va dalla ricognizione in un campo Covenant alle solite missioni a bordo di veicoli, fino ad arrivare addirittura ad una missione a bordo di un astronave in orbita su Reach.
Ho particolarmente apprezzato questa fase del gioco, dove Halo si e improvvisamente trasformato in uno sparatutto aereo ben realizzato e divertente.


 Insomma non c'è moltissimo altro da dire, fortunatamente il gioco è di un altro livello rispetto ad ODST, ed anche se alla fine tutta la storia è ambientata su Reach e si sente un po' la mancanza di location alternative (come ad esempio in Halo 3) il divertimento non manca, anche giocando solamente la campagna in single player.




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