giovedì 15 novembre 2012

La Canzone di Shannara - Terry Brooks



Preso dall'entusiasmo dopo aver letto Le Pietre Magiche di Shannara ho subito cominciato a leggere il libro che completa la prima trilogia di Shannara, intitolato appunto La Canzone di Shannara.

Sono trascorsi alcuni anni dalla fine del libro precedente, Wil Ohmsford ed Eretria si sono sposati ed hanno due figli, Brin e Jair, ormai adolescenti.
Saranno loro i protagonisti i questa avventura, che ha inizio quando Allanon fa ritorno per chiedere l'aiuto di Brin, che grazie alla sua Canzone Magica è l'unica in grado di estirpare il male che ancora si annida nelle Quattro Terre.
Per farlo dovrà partire con Allanon alla ricerca dell'Ildatch, il libro della magia nera. Questo libro è il catalizzatore della magia nera nelle Quattro Terre ed ha posseduto una nuova generazione di mortali, le Mortombre, per continuare l'opera iniziata e lasciata incompiuta dal Signore degli Inganni.
Sarà quindi compito di Brin, Allanon e Rone Leah cercare l'Ildatch e distruggerlo, e per farlo dovranno viaggiare attraverso le Quattro Terre proprio in direzione della fortezza nemica.

A mio avviso questo è il vero seguito de La Spada di Shannara, in quanto ne riprende i temi dopo l'intermezzo del secondo libro. Si torna infatti a parlare dei Druidi, del Signore degli Inganni e di quello che accadde ai tempi di Shea Ohmsford, dando una degna conclusione a quelle vicende.
Detto questo, alla fine l'ho trovato meno bello e avvincente degli altri due. In primo luogo l'inizio è più o meno sempre lo stesso, con Allanon che arriva a chiedere l'aiuto di un Ohmsford, la persona in questione è indecisa perchè comunque il Druido non fornisce spiegazioni esaurienti ma alla fine, nonostante il parere contrario di qualcuno dei presenti, Allanon ottiene l'aiuto richiesto e si parte per l'avventura.
Per carità, niente di male, ma ormai sono tre libri che si ripete la stessa storia...
Poi ci si dilunga molto sul fatto che Brin sia restìa ad usare la magia, un po' troppo a mio parere e, terza ed ultima cosa, i compagni di Jair mi sono sembrati un po' troppo supereroi per buona parte del libro, anche se nel finale le cose migliorano.

Alla fin fine un ottimo libro, a mio parere non ai livelli del secondo, ma comunque da leggere almeno per dare un finale agli avvenimenti del primo capitolo.



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