Difficile parlare di Skyrim, ci si potrebbe scrivere un libro!
Cercherò di farla breve... questo quinto capitolo della saga di The Elder Scrolls è ambientato appunto nella regione di Skyrim, circa 200 anni dopo gli eventi di Oblivion.
Parlare in breve della storia è impossibile, basti sapere che siamo stati catturati e condannati a morte per un qualche motivo, e durante l'esecuzione fa la sua comparsa un enorme drago che genera scompiglio e permette ai prigionieri di fuggire.
Da qui parte la storia principale che però si intreccerà alle decine di quest secondarie ambientate nelle varie province di Skyrim, si va dalle solite missioni delle Gilde alla guerra civile in corso tra l'Impero ed i Nord, solo per citare le più lunghe ed importanti.
Dopo aver scelto la razza del nostro personaggio questa volta, a differenza di Oblivion, non ci sarà da scegliere la classe di appartenenza e soprattutto il livellamento e la gestione delle skill è molto meno cervellotica.
Come nel predecessore utilizzando una determinata abilità questa migliorerà, e ad ogni tot di scatti delle abilità il personaggio crescerà di un livello. Ad ogni livello si potrà aumentare di un punto una caratteristica tra salute, magicka e vigore, inoltre si riceverà un punto da spendere nei perk delle abilità.
Questi perk sono caratteristiche speciali come ad esempio il poter dimezzare il costo di lancio di alcuni incantesimi, oppure poter zoomare quando si utilizza l'arco.
Grazie a questi perk, che bisogna usare con parsimonia perchè se ne otterranno pochi, si può specializzare il proprio personaggio in alcune skill creando di fatto la classe del proprio personaggio.
Il gameplay è il solito della serie, con visuale in prima persona (si può anche passare alla terza persona ma a mio avviso è parecchio scomoda) con bene in vista cosa si è equipaggiato nelle due mani. .
Non ci sono blocchi a cosa si può equipaggiare o indossare, il nostro personaggio può utilizzare tutto sin dall'inizio e si può anche mescolare magia e combattimento, utilizzando ad esempio una magia di attacco in una mano e uno scudo nell'altra, magari vestendo un'armatura ed un cappello da mago.
Può sembrare un po' strano ma soprattutto all'inizio è utile poter cambiare in fretta strategia, mentre andando avanti con la specializzazione ci si ritroverà ad utilizzare solo indumenti ed armi appropriati.
Graficamente parlando almeno su console il gioco non fa gridare al miracolo ma alcuni scorci ed ambientazioni sono bellissimi. C'è da tenere conto dell'enormità della regione quindi è stato svolto un'ottimo lavoro. Ho trovato invece davvero fastidiosa la lunghezza dei caricamenti quando nel passaggio tra diverse zone, come ad esempio all'ingresso di una città. Il problema è che il caricamento avviene anche quando si entra/esce da una casa o un negozio, e i tempi sono fastidiosamente lunghi.
Scrivo questa recensione dopo aver giocato 45 ore con il mio maghetto, ho terminato la quest principale e molte secondarie, mentre sono circa a metà di alcune delle quest secondarie principali, prima fra tutte la guerra tra Nord ed Impero.
Questo per dire che si può arrivare a superare tranquillamente le 100 ore di gioco trovando sempre qualcosa di nuovo da fare. Tra l'altro la maggior parte delle quest principali e le più importanti secondarie non sono le solite "vai lì e uccidi tutti" oppure "riportami l'oggetto", ma più complesse con dungeon divertenti e vari.
Per concludere, ho comprato il gioco per XBox 360 per sfruttare i comandi vocali del kinect, ma stavolta sono rimasto deluso. In Mass Effect 3 funzionavano alla perfezione, qui invece il sistema è troppo complicato e bisogna dare comandi troppo lunghi (qualcosa tipo "Equipaggia Destra Magia di Evocazione") alla fine si fa prima a fare con il joypad, peccato.
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