Un'esperienza molto particolare...
In questo gioco / non gioco si impersona un bambino orfano, che come unico ricordo della mamma ha un quadro di un cigno, incompleto come tutti i quadri che lei dipingeva.
Una notte il cigno fugge dal quadro e Monroe, questo il nome del bambino, lo insegue.
All'inizio lo schermo del gioco è tutto bianco, si possono sparare delle pallette di inchiostro che colpendo e macchiando muri e pavimenti iniziano a delineare l'ambiente. Il tutto è molto intuitivo e si capisce subito cosa fare, che comunque non è molto visto che si tratta semplicemente di seguire le tracce del cigno.
Tutto ciò dura comunque pochissimo, dopo i primi livelli il gioco cambia completamente aggiungendo qualche meccanica platform, comunque niente di eccessivamente complesso.
Non c'è molto altro da dire non volendo spoilerare troppo, il gioco è molto breve e si finisce in 3 orette scarse fornendo una discreta varietà, qualche momento divertente, e altri decisamente noiosi (vedi le sezioni di giardinaggio).
Sinceramente però non l'ho apprezzato neanche la metà di Journey, qui non ho provato lo stesso senso di scoperta e anche le meccaniche di gameplay non mi hanno esaltato. Alla fine non ho neanche avuto voglia di ripercorrere i capitoli per cercare i palloncini sparsi in giro, messi lì probabilmente solo per allungare un po' l'esperienza.
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