Stavolta si parla di avventure freeware!
Nello specifico ho finalmente giocato ad una delle più popolari saghe freeware, ovviamente per quel che riguarda le avventure grafiche.
Questi giochi sono stati rilasciati tra il 2003 ed il 2007, ed hanno vinto parecchi premi riservati alla scena delle avventure freeware... erano anni che intendevo giocarli e l'ho finalmente fatto, vediamoli brevemente uno per uno.
5 Days a Stranger
Ammetto che l'impatto iniziale è spiazzante. La grafica non è propriamente un bel vedere e gli ambienti sono molto spogli, ma hey, è un gioco amatoriale, ci può stare.
Quello che non ci può stare invece è la scomodità esagerata dell'interfaccia di gioco. E' un punta e clicca standard, ma per selezionare un'azione bisogna andare a cliccare su una barra in basso a sinistra, contenente delle icone marroni su sfondo marrone, tra l'altro vicinissime tra loro.
Ma andiamo ai lati positivi, la storia parla di un ladro (gentiluomo, come si definisce lui stesso) di nome Trilby, che si infiltra nel disabitato maniero DeFoe per arraffare il più possibile.
Purtroppo troverà la cassaforte vuota e nessuna via d'uscita dall'inquietante maniero... che si rivelerà meno disabitato del previsto dato che Trilby scoprirà ben presto di non essere l'unica persona imprigionata nell'edificio, ma condivide la stessa sorte di altre quattro persone.
Questa è l'ottima premessa del gioco, e devo dire che nei successivi 5 giorni la storia prende pieghe impreviste e molto interessanti, tra omicidi, segreti di famiglia ed antiche maledizioni.
Capitolo enigmi, direi che sono per la maggior parte ben fatti, ed anche abbastanza vari. Data la scarsità di ambientazioni non si poteva fare molto di più.
In tutto siamo sulle 4 ore di gioco, più un oretta e mezza se si vuole rigiocare l'avventura con i commenti dello sviluppatore, molto belli tra l'altro.
Nota finale, questo capitolo è l'unico dei quattro ad avere una traduzione del testo in italiano.
7 Days a Skeptic
La seconda avventura si svolge 400 anni dopo gli avvenimenti di 5 Days, siamo su una nave spaziale che sta svolgendo una missione di routine, quando viene avvistato e portato a bordo un oggetto sconosciuto.
Questo oggetto si rivelerà strettamente legato alle vicende del primo gioco ed anche qui il protagonista, lo psicologo della nave, si troverà ad affrontare lo stesso orrore affrontato secoli prima da Trilby.
Tecnicamente parlando si vede qualche passo avanti rispetto al precedente episodio, soprattutto nell'interfaccia che adesso utilizza un menu richiamabile cliccando con tasto destro del mouse su un qualsiasi hotspot.
Purtroppo le note dolenti stavolta arrivano dal gameplay, con enigmi decisamente sottotono e troppe sequenze a tempo durante le fasi finali.
Trilby's Notes
Per il terzo capitolo si torna indietro, precisamente 4 anni dopo le vicende di 5 Days.
Trilby è stato catturato dalla polizia e quindi gli è stato chiesto di entrare a far parte di uno speciale corpo di agenti segreti, ed il suo attuale incarico è quello di ritrovare l'idolo del quale si parla nei due capitoli precedenti, ripercorrendo a ritroso nel tempo la storia del piccolo pezzo di legno, partendo da un Hotel in Galles.
Purtroppo subito all'inizio c'è una brutta sorpresa... non siamo davanti ad un punta e clicca ma ad un avventura grafica con parser testuale! Arghhh quindi Trilby si comanda con tramite tastiera con le frecce direzionali, e tutta l'interazione con il gioco è tramite comandi da tastiera, in inglese, come "open door", "ask man about idol" o simili.
Non riesco davvero a capire il motivo di tale scelta, che è oggettivamente un peggioramento per il giocatore (per non parlare poi di chi non mastica bene l'inglese) e una difficoltà in più per lo sviluppatore, che deve prevedere tutte le possibili interazioni, magari dando possibilità diverse come "open door" o "open the door" e via dicendo.
Parlando del gioco in sè, per questo capitolo l'autore si è lanciato nella creazione di un intera mitologia partendo dagli eventi del primo episodio, e per quanto il lavoro sia enorme e ben fatto risulta troppo pesante per un gioco.
Il risultato sono minuti interminabili di dialoghi e testi a schermo, che per quanto interessanti diventano presto troppo articolati e si fa fatica a seguirne le complicate vicende senza cominciare ad annoiarsi.
6 Days a Sacrifice
Passiamo all'ultimo capitolo, e qui finalmente si torna al punta e clicca!
Stavolta la grafica è molto più curata, così come le animazioni dei personaggi, ed in generale si nota l'esperienza maturata nei capitoli precedenti.
L'interfaccia è la stessa di 7 Days, un po' più rifinita e comunque fa bene il suo lavoro.
Siamo 196 anni dopo gli eventi di 5 Days e 196 anni prima di quelli di 7 Days, gli eventi si svolgono nell'edificio di un'organizzazione di nome Optimology costruito proprio dove sorgeva il maniero DeFoe.
Stavolta vestiamo i panni di Theo DaCabe, un ispettore incaricato di svolgere un incarico di routine all'interno dell'edificio di Optimology, che suo malgrado si troverà invischiato in un avventura più grande di lui.
Purtroppo, come in Trilby's Notes, la storia prende una deriva mitologica troppo intricata per un videogioco, con tanto di testi sacri e compagnia bella.
Anche stavolta gli enigmi sono fatti bene, anche se sono pochini e la maggior parte del tempo la si passerà ad assistere ad interminabili dialoghi.
Commento Finale
Alla fine consiglio a tutti di provare 5 Days a Stranger (nonostante sia tecnicamente carente e con un interfaccia a dir poco ostica), mentre gli altri si possono tranquillamente saltare anche perchè l'autore si è un po' fatto prendere la mano con la storia e negli ultimi due capitoli si fa tantissima fatica a seguire le vicende, tra dialoghi infiniti e avvenimenti inspiegabili.
Come detto, tutte le avventure sono freeware e si possono trovare sul sito dello sviluppatore seguendo questo link: http://www.fullyramblomatic.com/games.htm
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